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INCISIONI

GIOVAN BATTISTA PIRANESI

Può essere considerato il più famoso incisore e architetto del movimento neoclassico della seconda metà del settecento. Egli ha lasciato quasi 1’000 lastre, incise al bulino e all’acquaforte, e fu il primo incisore ad usare lastre di grande formato. Piranesi nacque a Venezia nel 1720. Si staccò presto dall’ambiente veneziano e si trasferì a Roma dove, mosso dalla passione per la grandiosità e la classicità dei monumenti della “città eterna”, incise numerose vedute divenute subito famose.

ALDO GALLENI

Nato a Viareggio il 30 maggio 1960, Aldo Galleni è figlio d’arte. Infatti ha avuto i primi approcci con l’incisione a dodici anni nella stamperia del padre Alvaro, pittore, scultore ed incisore. La stamperia di famiglia, a Pietrasanta, ha sempre privilegiato le tecniche dell’incisione, come l’acqua tinta con zucchero, la cera molle, la punta secca, la maniera nera, l’acquaforte, l’acquatinta e stampa a rilievo a più colori, essendo questi i procedimenti più antichi risalenti ai secoli XVI e XVII con l’uso di torchi a mano. Ricalcando (con la dovuta modestia) le orme del grande cartografo ed incisore basilese Matthäus Merian (1593-1650), realizza piante e vedute di città del periodo. Oltre ad eseguire le incisioni, Galleni provvede alla relativa stampa e colorazione con laboriosi procedimenti calcografici.

ALFREDO VERONESI

Lugano 1880-1961. Figlio di un rilegatore di libri, dopo le scuole maggiori seguì, giunto all’età di 15 anni, la scuola serale di disegno a Lugano, lavorando nel contempo di giorno con il padre. Alfredo Veronesi ha alternato la sua lunga attività artistica con quella di titolare di un importante negozio di cartoleria nella centrale e natia via Nassa. Artista ispirato (prevalentemente acquerellista e paesaggista), avvalendosi delle sue conoscenze nel settore grafico ha stampato personalmente le sue acqueforti e litografie, nonché le fotografie scattate in tutto il comprensorio di Lugano. Su questo importante personaggio la Galleria Jansonius ha pubblicato nel 2010 una bella monografia, riccamente illustrata, tesa a valorizzare il suo poliedrico repertorio artistico. Per un luganese il possesso di un’opera di questo illustre concittadino costituisce sicuramente una testimonianza concreta di appartenenza ed affetto per una terra tanto amata. Alcune delle sue opere sono custodite nell'Archivio Storico Luganese.

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