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Commedia all’italiana

Commedia all’italiana

Mediterraneo - 1991 - Con Diego Abatantuono, Giuseppe Cederna e Claudio Bisio

Questo filone, in voga tra gli anni ‘50 e ‘70, nacque a Cinecittà con ambientazioni in prevalenza romane. Si distinse dalle altre commedie poiché trattava con comicità e ironia argomenti drammatici e scabrosi, che toccavano specie il ceto medio durante l’evoluzione della società italiana di quegli anni. Il successo dei film, anche all’estero, beneficiò della presenza di un’intera generazione di grandi registi e interpreti; l’inevitabile invecchiamento di questi protagonisti, con il mutare delle condizioni socio economiche e politiche dell’Italia del tempo (incluso il terrorismo), portò al suo esaurimento a partire dagli anni ‘80, lasciando spazio a una normalizzazione della commedia in generale nei decenni successivi. Una menzione particolare merita ancora la cinematografia legata alla serie Don Camillo che primeggiò negli anni ‘50 e ‘60. 


Il compagno don Camillo di Luigi Comencini, con musiche di Domenico Modugno, narra le avventure rocambolesche dei due protagonisti durante un viaggio in Unione Sovietica. 


Polvere di stelle di Alberto Sordi, con musiche di Piero Piccioni, è uno spaccato del mondo dell’avanspettacolo negli anni ‘40, con una scalcinata compagnia alle prese con mille imprevisti. 


Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto di Lina Wertmüller presenta, con amara comicità, il temporaneo ribaltamento sociale tra un umile marinaio siciliano e una ricca borghese milanese nel corso in una crociera. 


Amici miei di Mario Monicelli, mostra come cinque inseparabili amici, non più giovanissimi, sfogano le loro frustrazioni con scherzi bambineschi. 


Mediterraneo di Gabriele Salvatores, narra con sapore dolce-amaro la permanenza di uno sparuto plotone di militi italiani su un’isola greca durante la seconda guerra mondiale.

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