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Emigrazione

Emigrazione

Pane e cioccolata - 1973 - Con Nino Manfredi, Johnny Dorelli e Anna Karina

Come non ricordare quanto detto da Pietro Germi ne Il cammino della speranza (1950): “Sulla terra come Dio la fece, per quanto si percorrano i mari, per quanto si cerchi e si frughi lungo il corso dei fiumi e sul crinale delle montagne, non ci sono confini”. Questi sono però tracciati sulle carte dallo stesso uomo che, spinto dalla povertà e dagli eventi, ha cercato da sempre di varcare. Il fenomeno è stato ampiamente trattato dalla cinematografia già nel ‘900, specie in Italia che l’emigrazione l’ha vissuta profondamente. La filmografia italiana si è occupata ultimamente anche del fenomeno inverso, ossia dell’immigrazione della povera gente proveniente da altri paesi. 


Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata di Luigi Zampa, è la storia di un emigrato italiano che con le sue lettere, convince una giovane calabrese a raggiungerlo per sposarsi. Le bugie reciproche creano situazioni amare e momenti di comicità. 


Pane e cioccolata di Franco Brusati, ha come protagonista un emigrante in Svizzera che svolge umili lavori, cercando di conservare la dignità personale malgrado una serie di avversità. 


La barca è piena di Markus Imhoof, narra come nel 1942 cinque ebrei e un disertore tedesco, riparati in Svizzera, vanno incontro a una serie di difficoltà. 


Green Card - Matrimonio di convenienza di Peter Weir, con musiche di H. Zimmer e Enya, racconta di due giovani (lui immigrato a New York) che, dopo essersi sposati per reciproca convenienza, iniziano una convivenza ricca di sorprese. 


La leggenda del pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore, con musiche di Ennio Morricone, è la storia di un pianista che passa tutta la sua vita sul piroscafo, senza mai scendere a terra, esibendosi anche nella terza classe piena di emigranti partiti per New York.

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