top of page

Costume e società

Costume e società

La dolce vita - 1960 - Con Marcello Mastroianni, Anita Ekberg e Anouk Aimée

Il costume di una società, ossia l’insieme di usanze, tradizioni, conoscenze, credenze e regole di comportamento di un popolo, ha molto influenzato il contenuto di numerosi film, ma al medesimo tempo la società stessa ha assorbito i concetti che registi e sceneggiatori, innovatori ed avanguardisti, creavano per la VII arte. Nel corso del ‘900 attraverso il cinema, la cultura, la morale, il modo di pensare e addirittura il diritto hanno vissuto una profonda evoluzione, che continua ancora oggi nell’era delle tecnologie digitali. Le immagini del cinema sono in grado di suscitare emozioni uniche che non possono essere date da altre forme di espressione artistica. Fin dalla sua nascita il cinema è divenuto sempre più una cultura popolare, un intrattenimento, un mezzo di comunicazione di massa e di propaganda; da ormai più di un secolo esso riesce a divertire ed emozionare grazie a potenti racconti per immagini (commedie, documentari, pellicole storiche, d’azione, ecc…) dando così voce a fenomeni di costume, creando nuovi trend e mode. 


Celebri film del secondo ‘900 ben rappresentano spaccati del costume evolutivo delle varie società. Ad esempio, Federico Fellini con le sue pellicole La strada, La dolce vita, e Amarcord ricostruisce realtà, a volte quasi surreali, di vite miserabili e di eccessi, intrecciate da ricordi del proprio vissuto o di altri, il tutto condito dalle toccanti musiche di Nino Rota. Nel film Nuovo cinema Paradiso, di Giuseppe Tornatore con musica di Ennio Morricone, è risaltata l’importanza del cinema stesso come memoria della società, quale veicolo emozionale della gente. La sala parrocchiale dove si proiettano i film rappresenta una sorta di crocevia in cui si avverte il mutamento dei costumi della gente, attraverso un immaginario collettivo che accomuna le persone.

bottom of page