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Neorealismo

Neorealismo

Roma città aperta - 1945 - Con Anna Magnani e Aldo Fabrizi

Il neorealismo è stato un movimento culturale, nato e sviluppatosi in Italia durante il secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra, che ha avuto dei riflessi molto importanti sul cinema contemporaneo (soprattutto negli anni compresi tra il 1943 e il 1955 circa). Il cinema neorealista è caratterizzato da trame ambientate in massima parte fra le classi disagiate e lavoratrici, con lunghe riprese all’aperto, e utilizza spesso attori non professionisti per le parti secondarie e a volte anche per quelle primarie. I film trattano soprattutto la situazione economica e morale del dopoguerra italiano, e riflettono i cambiamenti nei sentimenti e le condizioni di vita. 


Ossessione (di Luchino Visconti) esplora passioni oscure e drammatiche attraverso una storia di amore proibito e tradimento. Il film venne censurato dal regime fascista per il contenuto considerato immorale e per la rappresentazione troppo cruda della vita reale. 


Roma città aperta (di Roberto Rossellini) descrive la resistenza contro l’occupazione nazista a Roma, con una narrazione toccante e realistica che mette in luce il coraggio e il sacrificio del popolo italiano durante la Seconda Guerra Mondiale. 


Ladri di biciclette (di Vittorio De Sica) racconta di un uomo alla disperata ricerca della sua bicicletta rubata, simbolo della dignità e strumento di sopravvivenza nella Roma del dopoguerra. 


Domenica d’agosto (di Luciano Emmer) è una vivace commedia dai toni rosa che cattura con leggerezza e ironia le aspirazioni e le dinamiche sociali dell’Italia del dopoguerra. 


I vitelloni (di Federico Fellini) esplora con acutezza e ironia la vita di un gruppo di amici in una piccola città di provincia, rappresentando l’inerzia, i sogni infranti e le inquietudini della gioventù italiana degli anni ‘50.

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