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Eventi storici e credi popolari

Miti di liberazione

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La leggenda di Guglielmo Tell

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Commemorazione della battaglia di Morgarten

Nell’immaginario collettivo elvetico la figura di Guglielmo Tell e le lotte di liberazione sono rimaste ben radicate e trovano annualmente il loro coronamento nella festa del 1° di agosto, nonostante gli storici abbiano sfaldato negli ultimi cinquant’anni la “mitologia della fondazione”. D’altra parte sussiste una narrativa dei miti di liberazione nel “Libro bianco di Sarnen”, scritto attorno al 1470, e ciò a molti basta. Nel consolidamento di questo patrimonio ideologico nazionale contribuiscono varie usanze, molto sentite dalla popolazione (specie quella residente nella Svizzera centrale), come le commemorazioni di battaglie (Morgarten, Sempach) e i tiri di campagna storici (Allweg, Entlebuch, Morgarten, Rütli e Sempach).

L’Escalade

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Celebrazione dell’Escalade a Ginevra

Ogni anno a dicembre, e sin dal 1881, i ginevrini, rompendo una marmitta di cioccolato, celebrano la loro (non del tutto certa) vittoria sul Duca di Savoia che, nella notte tra l’11 e il 12 dicembre 1602, si era lanciato con le sue truppe all’assalto della città. Nonostante gli assalitori fossero oltre 2.000, l’attacco venne respinto e nel fermento della lotta si sarebbe fatta notare la (leggendaria) “Mère Royaume” che avrebbe gettato una marmitta di zuppa calda sul nemico. Nel fine settimana più vicino alla data dell’evento storico a Ginevra si tengono varie celebrazioni in costume, discorsi ufficiali e cortei. Inoltre dal 1978, nel primo sabato di dicembre, si svolge la famosa “Course de l’Escalade” a cui partecipano decine di migliaia di appassionati e sportivi, uomini e donne.

Sechseläuten

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Festeggiamenti del Sechseläuten a Zurigo

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Nel terzo lunedì di aprile si tiene a Zurigo il Sechseläuten, con i vari membri delle corporazioni in costumi d’epoca che sfilano nelle vie cittadine. Alle sei di sera poi, sulla Sechseläutenplatz in prossimità del Bellevue, viene dato fuoco al Böögg, un pupazzo invernale di stoffa e legno imbottito di esplosivi, mentre gruppi di cavalieri cavalcano attorno al rogo del fantoccio che rappresenta l’inverno. C’è la credenza popolare che più velocemente esploderà la testa del Böögg e più calda sarà l’estate.

 

Il Sechseläuten è strettamente legato al sistema delle corporazioni nato nel ’300. Pur avendo quest’ultime nell’Ottocento perso ogni potere politico, almeno sotto il profilo ufficiale, esse continuano ad esistere come associazioni di diritto privato. L’evento è seguito ogni volta da decine di migliaia di spettatori, molti dei quali convinti della veridicità dell’esito meteorologico futuro del rogo!

Le milizie storiche della Valle di Blenio

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Anche il Ticino ha il suo evento storico-militare che si celebra in Val di Blenio. Ogni anno le milizie storiche di Leontica, Aquila e Ponto Valentino partecipano, rispettivamente, alle feste di San Giovanni Battista (24 giugno), della Madonna del Rosario (prima domenica di luglio) e alle celebrazioni per la Madonna del Carmelo (terza domenica di luglio). I miliziani di Leontica e di Aquila indossano uniformi sul modello di quelle dell’esercito svizzero al servizio di Napoleone I, mentre quelle di Ponto Valentino portano uniformi risalenti a fine ’800 – primo ’900.

L’origine di tutta questa usanza dovrebbe ricercarsi nel voto formulato nel novembre del 1812 da alcuni soldati bleniesi durante la disastrosa battaglia della Beresina in Russia, in cui erano presenti truppe svizzere a fianco dell’imperatore francese. I ticinesi avrebbero promesso in quei frangenti, qualora fossero riusciti a tornare sani e salvi a casa, che avrebbero crea-to una milizia apposita per sfilare ed accompagnare varie processioni nella loro valle.

Così, ormai da più di due secoli, questa promessa viene mantenuta, a beneficio delle feste che si arricchiscono di folclore patriottico, per la gioia dei partecipanti. Molti di questi sono bleniesi residenti o domiciliati altrove, accorsi per la circostanza.

Le Landsgemeinde di Appenzello Interno e di Glarona

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Landsgemeinde in Appenzello

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L’usanza di espressività popolare diretta a livello politico, condita di patriottico folclore, sopravvive in Svizzera solo nei cantoni di Appenzello Interno e di Glarona.

 

L’ultima domenica di aprile gli elettori e le elettrici di Appenzello Interno si riuniscono nella piazza principale della città di Appenzello per la Landsgemeinde, che è preceduta da una funzione religiosa mattutina a cui partecipano anche i politici. A mezzogiorno in punto si tiene il corteo, composto dai membri del Governo e del Tribunale cantonale nonché dagli ospiti d’onore, introdotti da una banda musicale, che si dirige dal municipio verso la piazza. I membri delle autorità indossano il tradizionale mantello nero, attorniati dagli alfieri in uniforme con le bandiere dei sette comuni del piccolo cantone.

Terminato il suono della campana della vicina chiesa, il landamano (presidente del Governo) inizia il discorso di apertura della Landsgemeinde. Durante l’evento avvengono le elezioni o le riconferme dei politici, per poi passare alle varie trattande all’ordine del giorno che sono pure votate per alzata di mano.

Dopo l’elezione, i prescelti prestano giuramento solenne, ciò che rappresenta il momento “clou”, sicuramente il più suggestivo e istituzionale della Landsgemeinde.

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Landsgemeinde a Glarona

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Dal canto loro a Glarona, ogni prima domenica di maggio gli elettori e le elettrici glaronesi si riuniscono sulla Zaunplatz di Glarona, che diviene per alcune ore il palcoscenico della politica del cantone. Come ad Appenzello Interno, durante la Landsgemeinde si decide su proposte di legge, per l’elezione dei giudici, su aspetti di politica interna e fiscali. I cittadini possono proporre modifiche sulle quali si vota immediatamente, sempre per alzata di mano. Questa assemblea cantonale politica all’aperto, che rappresenta una forma primitiva della democrazia svizzera, è in vigore a Glarona sin dal 1387 e in Appenzello dal 1378.

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