Il manifesto in Svizzera (Ticino)
La scuola svizzera
Fausto Agnelli
Lugano 1897, Lugano 1944
Frequentò l’Accademia di Brera e proseguì gli studi da autodidatta. Risiedette a Lugano partecipando all’attività artistica ticinese ed espose con successo a Venezia e a Zurigo. Artista originale e discusso per alcuni soggetti macabri e fantastici, unì a un’ardita originalità uno spiccato talento per il colore. Si cimentò pure come scultore, vincendo il concorso per il monumento all’aviatore Adrien Guex sul San Gottardo. Sue opere sono conservate nei musei di Berna, Ginevra, Losanna e Lugano. Suo è il manifesto della ferrovia Lugano-Cadro-Dino con il gatto spaventato.
Franco Barberis
Lugano 1905, Lugano 1992
Già da piccolo scopre il suo talento per il disegno. Nel 1922 presenta le sue prime caricature alla rivista luganese “Ragno”e nello stesso anno parte per la Svizzera interna per imparare il tedesco. Lavora come disegnatore grafico (autodidatta) nel reparto pubblicità della Bally Schuhe. Nel 1927 presenta il suo primo cartellone per Sunlight Seife e negli anni successivi ne seguiranno oltre 30 per varie ditte. Nel 1933 diventa indipendente ed esegue nel suo atelier lavori grafici per varie agenzie pubblicitarie. Ispirazioni e stimoli per il suo lavoro li trovò fra la cerchia culturale del vecchio “Odeon” a Zurigo, dove si incontrava con amici esperti come Alois Carigiet, Hans Fischer, Hugo Laubi e altri ancora. Barberis ha creato dei cartelloni e dei lavori pubblicitari improntati quasi tutti sul suo umorismo. Per i bambini ha realizzato libri illustrati guadagnandosi il “Prix International du Livre de l’enfant”. Molte sono le sue opere, come anche le sue esposizioni e i premi che gli sono stati conferiti,come: “Palma d’Oro” al Salone Internazionale dell’Umorismo a Bordighera nel 1961 e la medaglia d’oro al Salone Internazionale della caricatura di Montreal nel 1963. Tra il 1940 e il 1950 si è interessato alla moda, disegnando diversi modelli per la sorella Elsa Barberis, sarta a Lugano. Pur avendo trascorso una vita tra gli svizzeri tedeschi l’artista è rimasto ticinese nel più profondo dell’animo, sempre legato alla sua terra di origine, collaborando attivamente nell’ambito della ProTicino.
Otto Baumberger
Zurigo 1889, Weiningen (ZH) 1961
Dopo il liceo completò un apprendistato triennale come litografo. Grazie ad una borsa di studio frequentò a Monaco la School of Applied Arts e l’Accademia di Belle Arti, e poi a Parigi l’Académie Colarossi. Dal 1911 fu disegnatore e direttore artistico alle arti grafiche Wolfsberg. Oggi è meglio conosciuto come artista di poster, avendo creato tra il 1910 e il 1940 circa 230 manifesti per una vasta gamma di clienti. Nel 1931 tenne dei corsi presso il Dipartimento di Architettura dell’ETH di Zurigo: “Disegnare secondo natura” e “Colore nella costruzione”.
Edmond Bille
Valangin (NE) 1878, Sierre 1959
Studiò alla scuola di belle arti a Ginevra e alla scuola nazionale di arti decorative a Parigi dove frequentò anche l’Accademia Julian. Si stabilì a Sierre dal 1904. Fu pittore di genere, paesaggista, incisore, cartellonista, illustratore di libri e decoratore di vetrate. Scrittore, giornalista e critico d’arte, prese parte al dibattito sul pacifismo, segnatamente sulla rivista L’Arbalète. Si occupò di arte svizzera, di modernismo, di arte decorativa e religiosa. Fece parte del comitato di direzione di L’Œuvre (1923-36) e della commissione federale delle arti applicate (1925-36).
Oscar Bölt
Lucerna 1907, Locarno 1983
L’attività di grafico cartellonista si svolse in parallelo con quella di pittore. Artefice professionista, attento alle novità della grafica commerciale internazionale del suo tempo, portò in Ticino alcune novità nella comunicazione pubblicitaria. Un primo riconoscimento lo ebbe con il manifesto per il VI Tiro Cantonale Ticinese di Locarno del 1932. Tra le sue realizzazioni più fortunate in questo ambito vi sono il manifesto della Corsa automobilistica del Monte Ceneri del 1933 e quelli del 1939: SELU (la settimana della luce di Lugano) e Brissago.